Il Protettorato di Santa Caterina rappresenta una delle mete fisse per chi va in vacanza nel Mar Rosso: racchiude la maggior parte dell'area montuosa del Sinai centrale e meridionale, tra cui la cima più alta del paese, quella del Gebel Katharina di metri 2624.
A 1500 metri di altezza alle pendici del Gebel Katharina sorge la splendida Basilica di Santa Caterina, fatta edificare dall' imperatore Giustiniano nel VI secolo d. C.
Solo nel IX secolo il monastero assunse il nome di Santa Caterina (le cui spoglie sono conservate nella basilica del monastero. ) in onore della martire di Alessandria morta nel 310 d.C..
Caterina fu accusata di adorare idoli pagani e condannata a morte.
Si narra che, al momento della decapitazione, il corpo venne preso dagli angeli e portato su un monte del Sinai, dove qualche secolo dopo venne ritrovato dai monaci del monastero della Trasfigurazione dietro indicazioni di un sogno.
Impreziosita da magnifici mosaici, è uno splendore dell’architettura bizantina; il monastero è abitato da monaci greco-ortodossi e custodisce preziosi tesori: oltre al sarcofago con il corpo della santa, c’è una biblioteca con migliaia di antichi manoscritti in greco siriaco e arabo (l’autorizzazione per la visita si richiede sul posto) e oltre 2 mila icone di epoca paleocristiana, bizantina e post bizantina.
La basilica è divisa in 3 navate; a quelle laterali sono state aggiunte una serie di cappelle dedicate a santi della chiesa ortodossa. La navata centrale è chiusa verso l'altare da una bellissima iconostasi lignea del 1612. L'abside è decorato di splendidi mosaici realizzati nel 565 e perfettamente conservati. Le spoglie di Santa Caterina sono custodite nel coro all'interno di un sepolcro marmoreo.
Di fronte alla chiesa vi è una piccola moschea con il minareto separato, risalente al XII secolo, appositamente edificata per i viandanti musulmani.
Nel Febbraio del 2002, all'interno delle altissime mura del monastero, è stata reso accessibile al pubblico un piccolo museo di nove stanze chiamato "La Sacra Sagrestia" al cui interno è conservata una delle più belle collezioni di oggetti d'arte cristiana. Tra i raffinati oggetti esposti si trovano delle squisite icone bizantine del sesto secolo, delicati manoscritti in siriano, rari libri di preghiera slavi, e splendidi oggetti in argento, oro, avorio e pietre preziose.
Nel parco è possibile ammirare anche uno straordinario patrimonio faunistico e animale: troviamo una grandissima varietà di piante selvatiche, diciannove delle quali sono uniche al mondo.
Delle trenta specie di rettili che vivono all'interno di questo ecosistema citiamo il serpente striato del Sinai e il cobra di Innes. Questo parco naturale, però, offre sostentamento anche ad altre specie animali come l'irace delle rocce, lo stambecco della Nubia, la gazzella Dorcas e la volpe rossa.
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